Che significato ha per te l'arrampicata?
Ho chiesto ad alcuni amici quale sia per loro il significato dell'arrampicata.
Quelle che seguono sono le loro risposte e ringrazio ognuno di loro per aver condiviso il proprio pensiero.
È stata una via d’uscita, l’inizio di uno stile di vita perfetto
Amore per il silenzio
B
L’arrampicata è la mia vita! È il motore, la scintilla, lo stimolo che mi rende vivo e attivo… solare e di buon umore.
È la fiamma che mi sprona a migliorare costantemente. È la motivazione che mi porta ad allenarmi, al corretto regime alimentare al sacrificio volto al risultato. L’Arrampicata è vita all’aria aperta, la visione e il vivere scenari, contesti e luoghi incantati. L’Arrampicata è amicizia e condivisione. Una passione sana, dove tutti sono disponibili a darti il loro contributo… Big che fanno il tifo spontaneo ai principianti e viceversa. Un mondo puro, privo di invidia e gelosia dove diversamente con il tempo vieni emarginato naturalmente. L’unica vera sfida è con te stesso. Un’amalgama tra persone di diverso pensiero, estrazione sociale e lavoro che diversamente non avrebbero potuto condividere altro e stringere forti legami di amicizia. È la passione che crea un’unione ancora più salda con la propria compagna di vita. L’Arrampicata è fiducia reciproca. L’Arrampicata è umiltà. Un ambiente pulito, con sani principi, rispetto, educazione e valori dove far crescere un figlio in armonia. L’arrampicata è la mia vita!
S
Io non scalo per gli altri e non scalo per la fama. non posso dire nemmeno di scalare per me. Io credo di scalare "contro di me", so che sembra una cosa assurda. sta di fatto che io nell'arrampicata vedo poco di goliardico, io la prendo molto seriamente. Sono molto severa con me stessa nell'arrampicata. per me l'arrampicata è un terreno di prova, è un po un test dove io mi testo continuamente. l'arrampicata mi deve in qualche modo "bastonare". io non scalo per il piacere dell'arrampicata. non scalo perché mi piace scalare, per i movimenti, per la bellezza della via....magari anche, ma questo non è il mio scopo finale. Non mi basta, non è sufficiente. Scalo per stare male e per avere un obiettivo di miglioramento, una motivazione a migliorarmi sempre e costantemente. io vedo ciascun obiettivo che mi pongo in modo estremamente serio. questa cosa nella vita mi ha insegnato a non mollare ed avere sempre una speranza di riuscire nelle cose, insegnandomi anche ad essere estremamente paziente e a non soffrirci. scalare mi ha anche insegnato ad avere un grande rispetto del mio corpo e della mia mente adattandomi ad ogni situazione andando in quel caso a scalare "per me" e "per necessità".
l'arrampicata mi ha insegnato ad essere estremamente motivata, a spingere e a dare il massimo quando ho le possibilità, sempre! scalare sempre e contro di me!
mi piace scalare solo con una persona, non scalo in gruppo, perché per me il rapporto con la via che sto provando è molto intimo e non mi piace la confusione sotto, perché mi sembra poco rispettoso per quel momento intimo che sto provando. questo mi porta spesso a defilarmi in falesie dove non ci va nessuno.
F
Ho conosciuto l’arrampicata nel momento più buio della mia vita. Ero scappata in un'altra città lontana dalla famiglia e dagli amici, purtroppo non per scelta.
Dovevo lavorare per pagare l’affitto e completare gli studi. Non avevo tempo per nient’altro e dopo 15 anni di Ginnastica artistica abbandonai anche lei.
Ero molto confusa sul mio futuro, avevo tante preoccupazioni e nessun punto di riferimento. Avevo perso la fiducia nell’amore e nell’amicizia. Dormivo male ed il giorno non avevo la concentrazione che mi serviva per studiare. Spesso ero distratta, mi sentivo smarrita e priva di emozioni ero chiusa nel mio guscio con mille pensieri che non lasciavano spazio a nient’altro. Sentivo la vita scivolarmi addosso. Non mi riconoscevo più e questo era quello che più mi terrorizzava.
Quell’anno il mio compleanno capitò di sabato ed un mio amico mi disse che non aveva avuto il tempo di comprarmi un regalo così mi propose di portarmi ad arrampicare il giorno dopo. Decisi di andare solo perché il giorno dopo era domenica e non ebbi il tempo di pensare.
Quel giorno lo ricordo perfettamente come se fosse successo ieri. Mi legarono e andai da due su “Dormi Dario”. Chiesi consigli su come salire ed il mio amico mi consigliò di scalare come mi sentivo.
Appena arrivai ad una altezza tale da capire che se fiondavo a terra avrei potuto, con ogni probabilità, lasciarci le penne inizia a percepire il mio corpo, il mio respiro, la mia forza. Ero totalmente concentrata su quello che stavo facendo con uno scopo nitido in testa.. arrivare in catena. In parete non avevo spazio per i brutti pensieri ed il mio corpo che era in tensione per lo sforzo mi sembrava finalmente rilassato. Mi insegnarono a fare sicura e la stessa concentrazione che conobbi in parete tornò ma questa volta non per me ma per il compagno che stavo assicurando.
L’arrampicata diventò la mia benzina così ripresi il volante in mano.
Dopo: conobbi il mio compagno, tante persone speciali e completai gli studi.
Oggi: amo il mio lavoro, sono circondata da tanti amici, rispetto di più la natura e non dubiterò mai più di me stessa
Iniziai ad arrampicare domenica 11 ottobre del 2015 per caso e da allora non ho più smesso.
V
Ammetto che spesso faccio fatica a sentirmi una arrampicatrice, nel senso sportivo del termine. La mia infanzia e la adolescenza sono state caratterizzate dall'assonanza sport = agonismo. Ho vissuto costantemente in funzione delle competizioni e non avevo spazio nella mia vita per alcun genere di distrazioni. Da quando ho abbandonato quel mondo ho provato più volte un senso di smarrimento...Spesso ancora oggi faccio fatica perche per anni ho conosciuto un solo modo di vivere lo sport. Vivo un conflitto interiore perché quando cado torno indietro nel tempo a quando perdevo le gare. A volte la vivo in modo duro con me stessa, ma questo ho capito negli anni che non mi ha mai aiutata a migliorare. Grazie all'arrampicata posso lavorare in modo sano su me stessa e sui miei processi mentali.
Per me, entrare nel mondo dell'arrampicata è stato come una completa rinascita e la sensazione è sempre la stessa tutte le volte che intraprendo un sentiero verso le pareti.
Sento solo il rumore dei miei piedi che calpestano foglie e rametti, sento il mio respiro che si fa piu presente, ritmico. Sento i miei sensi acutizzarsi e dopo pochi passi nel bosco, sono in simbiosi con la natura, ne percepisco i suoni, gli odori, l'andamento.
Quando infine scopro la parete rimango sempre affascinata da quanta bellezza ci offra madre natura (spesso a pochi passi da casa). Rocce di mille conformazioni e colori, panorami mozzafiato e un silenzio che mi avvolge, anche quando in falesia è pieno di gente.
Per me arrampicare è un modo per accrescere ancora di piu questo legame con la natura...toccare la roccia, muovermi con mani e piedi e sentirmi in equilibrio sugli appigli naturali che sono li da sempre.
Tutto questo mi rende felice. Arrampicata è connessione, è purezza, è ritorno all'origine, all'essenziale.
B
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