"Oltre il Possibile " di Nimsdai Purja (recensione e commento)


Avevo da pochi giorni guardato il docu-film su Netflix di questo alpinista straordinario. Fino ad allora ne avevo soltanto sentito parlare come "lo sherpa che ha riportato in auge la sua gente".

Nimsdai Purja, classe 1983, nasce e cresce in un villaggio del Nepal, fino a che, seguendo le orme dei suoi fratelli maggiori, entra a far parte dei Gurkha, un corpo scelto nepalese conosciuto per i duri addestramenti, ma anche per il coraggio e la ferocia dei propri componenti. Successivamente arriva l'ingresso nelle forze speciali inglesi, il S.B.S (Special Boat Service) dove Nims ha modo di sviluppare numerose tecniche e temprare ancora di più il proprio fisico e la mente; doti che si riveleranno fondamentali nella sfida che si è preposto: scalare in sette mesi tutte le quattordici vette oltre gli ottomila metri.

La domanda che tutti noi comuni mortali ci poniamo di fronte a questa sfida è la stessa. Perche?

E' lo stesso Nims che ci chiarisce i dubbi affermando che una simile avventura nasce dall'idea di dimostrare che "tutto, qualsiasi cosa, sarebbe stato possibile se un individuo avesse dedicato cuore e mente a un progetto".

Una celebrazione del coraggio e della forza dell'uomo, una forza che nasce dalla terra, dalle origini ma anche dal cielo e dalla capacità di sognare e andare oltre il possibile.

Nims dedica il suo progetto alla madre Purna Kumari Purja, a tutta la sua famiglia nonché alla comunità nepalese, quest'ultima generatrice dei famosi Sherpa, i cosiddetti portatori e fondamentali elementi di supporto agli alpinisti di tutto il mondo; dotati di forza, tenacia, coraggio e preparazione fuori dal normale, ma quasi mai citati negli articoli che suggellano le vittorie alpinistiche dei loro clienti.

Organizzare una simile avventura è un progetto assai ambizioso non solo per la dura prova a cui la mente e il corpo vengono sottoposti, ma anche da un punto di vista economico. Negli ultimi anni i costi sono triplicati e migliaia di migliaia di dollari se ne vanno in permessi, a cui va aggiunta tutta l'attrezzatura e il costo del viaggio.

Una sfida oltre il possibile per Nims che non si perde mai d'animo, nemmeno quando è costretto a mettere una seconda ipoteca sulla propria casa per coprire i costi di una delle fasi del progetto. Si aprono anche crowfounding e il nostro alpinista si appella anche alle forze governative, non solo per ricevere finanziamenti, ma infine per permettere di riaprire le escursioni a una delle ultime vette in lista, lo Shishapangma, quattordicesima montagna più alta della Terra con i suoi 8.027 m situata in Tibet.

Un leader vero, capace di guidare il proprio gruppo senza mai troneggiare, senza mai tirarsi indietro neanche quando ha messo in serio pericolo la sua vita (e la riuscita della missione) per effettuare numerosi soccorsi in montagna, salvando persone in difficoltà.

Pervaso continuamente da un'aura di positività che inevitabilmente ha sempre tramesso a chiunque si trovava ad avere a che fare con lui; Nims ci insegna a dare sempre il 100 per cento in ogni situazione, e soprattutto qui ed ora "perche è tutto ciò che avete" e perché ciò che conta è il presente.

"La vita non è una gara ma un viaggio da assaporarsi in ogni suo passo lungo il percorso. Ieri è storia, domani è mistero e oggi è un dono: è perciò che lo chiamiamo - il Presente.”

Maestro Oogway dal Film Kung Fu Panda


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